La pietra di Villamayor facile da lavorare, trasformata in chiesa, universitá, scuola e cattedrale; conchiglia, pinnacolo, capitello e scudo, arrendevole ai desideri di uno scalpellino assume la forma di motivi intrecciati quasi impossibili da immaginare. E nelle sere di primavera tutto si tinge d’oro grazie ai raggi del sole che sprigionano il proprio incanto.
Il cielo azzuro sovrasta la cittá come acqua limpida che scorre tra le rocce di un torrente mentre sulla terra gli alberi e i prati si rivestono di un verde fresco e brillante.
Le violette nell’erba sono felici di stare sotto un sole raggiante che con toni chiari e allegri riscalda il cuore di ognuno di noi.
La primavera in realtá, risiede soprattutto nell’anima, arriva quando vuole, non segue una stagione, ma dá i suoi frutti quando un cuore si risveglia allo sbocciare di una nuova emozione, e questa nuova emozione ha per me un solo nome oggi: SALAMANCA.
Vittoria, praticante in Tia Tula
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