Questo fine settimana, nella notte tra il
sabato e la domenica, cambieremo l’ora per adeguarci all’ora legale. Alle due
di domenica mattina del giorno 30 dovrai mettere avanti l’orologio di un’ora
affinché segni le tre.
Questo cambiamento arriva appena una
settimana dopo l’arrivo della primavera.
Grazie a questo fará notte piú tardi, le
giornate si allungheranno da qui alla fine di giugno.
L’abitudine di mettere indietro o di
mettere avanti l’orologio in autunno e in primavera debuttó in Alemannia
nel 191, peró si generalizzó in tutto il
mondo, tra la crisi del 1973, con l’intento di risparmiare energia. Il cambio
d’ora vigente si applica dal 1996. In quest’anno fu stabilito di mettere avanti
di un’ora l’orologio l’ultima domenica di marzo e di retrocederla l’ultima
domenica di ottobre. Questa giustificazione fatta su misura é quella seguita,
definitivamente consolidata da varie direttive europee.
Chiunque maneggia orologi ufficiali forse
non é a conoscenza che ogni persona nasce giá con un cronometro biologico, che
segna il cosiddetto “ritmo cardiaco”: cicli di 24 ore che si adattano alla
luce solare e che governano il sistema
sonno/veglia. I nostri antenati non avevano alcun problema ad adattare
la loro vita quotidiana al loro orologio interno: si alzavano e si coricavano
con il sole. Peró la modernitá portó la
luce elettrica, il lavoro a turni e una rottura ogni volta con i tempi della
natura. Questa operazione di risparmio energetico (un’ora indietro in autunno,
un’ora avanti in primavera) puó apparire poca cosa, peró é una nuova ingerenza
sociale nel ritmo interno di ogni persona.
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